I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) vedono coinvolto il rapporto con il cibo come ultimo anello di una lunga catena formata da convinzioni disfunzionali, pensiero concentrato sul corpo, difficoltà relazionali e di concentrazione su altre aree della propria vita, tendenza all’isolamento e bassa autostima. Non dipendono dal peso né dalla qualità o quantità di cibo introdotta, ma dal pensiero e dalle modalità che accompagnano questo comportamento.
QUALI SONO I PRINCIPALI DCA?
I DCA sono descritti con caratteristiche e criteri per la diagnosi nel DSM 5.
I più comuni e conosciuti sono:
- anoressia nervosa;
- bulimia nervosa;
- disturbo da binge-eating o alimentazione incontrollata.
Negli anni si sono riscontrati numerosi disturbi sottosoglia, che quindi non rispondono ai criteri diagnostici, e altre problematiche non ben specificate in aggiunta a ortoressia, vigoressia, ARFID, sindrome notturna… Ci sono caratteristiche che accomunano questi disturbi ma occorre sempre valutare caso per caso, per questo il nostro modo di lavorare è personalizzato e mira a trovare le giuste strategie per ogni singolo paziente.
Cosa si intende con "abbuffata"?
L’abbuffata è caratterizzata da:
- mangiare in un breve lasso di tempo una quantità di cibo che è decisamente superiore a quella che la maggior parte degli individui mangerebbe;
- un sentimento di “perdita di controllo”;
- stati di forte ansia e agitazione che si manifestano anche dal punto di vista motorio, nonché uno stato alterato di coscienza, simile ad una trance;
- i cibi che più spesso vengono assunti durante questi episodi sono cibi ipercalorici, grassi e zuccherini, quelli che la persona si vieta perché considerati pericolosi per il peso.
Disturbi del comportamento alimentare per età
La distribuzione dei Disturbi del Comportamento Alimentare per età è un fenomeno che sta mostrando delle modificazioni nel tempo: la fascia più ampia comprende soggetti di età tra i 15 e i 25 anni ma con interessamento significativo di pazienti sotto i 15 anni e sopra i 40.
Nell’arco degli anni l’esordio della malattia è diventato sempre più precoce e in un nostro studio abbiamo potuto documentare che nel corso di 15 anni vi è stato un anticipo di diagnosi di malattia di circa 8 anni: la fascia di età interessata da tali disturbi si è dunque decisamente ampliata.
Questa distribuzione lungo un’ampia fascia di vita può voler dimostrare la maggior vulnerabilità delle persone rispetto a un sentimento di inadeguatezza alle sempre più stringenti richieste dalla società e quindi ricerca di controllo e quindi sicurezza o di conforto nel cibo.
Quali sono le principali cause dei DCA?
Le cause possono essere fisiche - ossia un’alimentazione non equilibrata e troppo restrittiva, diete inadatte, digiuni - o psicologiche, come bassa autostima, bisogno di approvazione, non riuscire a vivere le emozioni in modo funzionale, solitudine, problemi familiari e relazionali. Si è comunque visto come la causa sia multifattoriale e come il disturbo inizi con un fattore precipitante, come un cambiamento di vita, una frase negativa, un fallimento. Negli anni più recenti la ricerca scientifica ha accumulato nuove e ulteriori informazioni a supporto dell’ipotesi di un coinvolgimento di specifici fattori biologici, culturali, comportamentali e attitudinali nell’incrementare il rischio di sviluppare un disturbo dell’alimentazione e del peso.
La buona notizia è che ogni persona possiede anche fattori protettivi, ossia risorse e strategie che aiutano a uscire dalla problematica in tempi brevi, come elementi ambientali, socioculturali e variabili personali.