Abitudini alimentari e fattori microbici influiscono sul rischio di carie già a 1 anno di età.
È questo il risultato di uno studio condotto in Svezia nella Clinica Odontoiatrica pubblica di Vidablick, tra il 2002 e il 2010. I dati dimostrano che è possibile ridurre l’insorgenza di carie nei bambini di 3 anni utilizzando un protocollo di prevenzione già a partire dall’anno di età per individuare i fattori di rischio di carie ed evitare che questi si tramutino in carie reali ai 3 anni.
La carie della prima infanzia è diventata negli ultimi anni un problema di salute pubblica. Essa si sviluppa precocemente nei bambini di età inferiore ai 6 anni con un effetto negativo sulla qualità di vita dei piccoli (e dei genitori) a causa del dolore e delle infezioni che possono scaturire.
Nello studio sono stati coinvolti 779 bambini di 1 anno di età individuandone fattori di rischio per carie della prima infanzia e stabilendo il punteggio di streptococco mutans orale dopo il prelievo microbiologico dalla superficie del dente o della mucosa orale. Ai genitori è stato invece chiesto di compilare un questionario con domande in merito a: fattori familiari, salute generale del figlio, abitudini alimentari e igieniche domiciliari e denti erotti in arcata.
I bambini sono stati poi visitati a 3 anni per l’individuazione di eventuali carie. La visita ha evidenziato che i fattori di rischio, a 1 anno, maggiormente associati a carie a 3 anni sono:
- assunzione di bevande diverse dall’acqua
- carie in fratelli e sorelle
- elevato livello di streptococco mutans orale
- abitudine di pasti notturni
Risulta quindi importante che pediatri e odontoiatri seguano i genitori nella scelta di un corretto protocollo alimentare e igienico per prevenire l’insorgenza precoce di carie a 3 anni.