Alcune malocclusioni possono essere facilmente risolte se individuate presto, mentre divengono alquanto complesse, invece, se il bambino cresce. Si consiglia pertanto di eseguire controlli di crescita con medici specialisti in ortognatodonzia sin dai 3 anni di età. Se il bimbo sta crescendo correttamente si potrà controllarne il corretto sviluppo, se invece è presente una malocclusione si potrà intervenire senza metodi invasivi per ottenere grandi risultati e un suo armonioso sviluppo.
"Quindi serve sottoporre il bambino ad una visita specialistica ortognatodontica anche se non si sono persi tutti i denti da latte?"
Assolutamente sì!
Cari genitori, attenzione: a questa età, individuare e trattare adeguatamente una malocclusione grave rende possibile, in molti casi, evitare che il paziente - da adulto - debba sottoporsi ad eventuale chirurgia maxillo-facciale.
É fondamentale eseguire una diagnosi precoce e, in caso di alterato sviluppo mandibolo-mascellare, intervenire in età evolutiva. Il raggiungimento della completa dentatura permanente avviene attorno agli 11-13 anni: è chiaro che a quell'età il grosso della crescita craniale è già avvenuta. Pertanto, sarebbe indicato eseguire una prima visita di screening ortognatodontico già all’età di 3-4 anni per intercettare i casi di grave discrepanza scheletrica in cui, se non si interviene per tempo, è molto probabile risulti inevitabile la chirurgia maxillo-facciale in seguito.
La chirurgia maxillo-facciale, ove possibile, è sempre da evitare: è altamente sconsigliabile individuare uno scorretto sviluppo mandibolo-mascellare e decidere di non intervenire in alcun modo aspettando di eseguire la chirurgia dopo i 18 anni: di fatto, faremo crescere un paziente con importanti squilibri neuro-muscolari e posturali che non potranno essere completamente riequilibrati tramite intervento chirurgico.