Le malocclusioni asimmetriche, come il morso incrociato posteriore monolaterale, sono anche asimmetrizzanti in quanto determinano:
- una dissimmetria della funzione masticatoria già dalla prima infanzia, con un pattern masticatorio anomalo e disarmonico dal lato della malocclusione
- un coordinamento neuromuscolare alterato
- uno sviluppo asimmetrico dei muscoli masticatori (masseteri)
- uno sviluppo scheletrico asimmetrico del sistema craniale
- conseguenti atteggiamenti posturali secondari, quali atteggiamenti scoliotici e sbilanciamento del bacino e dell'appoggio plantare
Attenzione: molto spesso, la terapia con espansori del palato non garantisce il bilanciamento delle asimmetrie!
Spesso, purtroppo, ci capita infatti di individuare pazienti trattati con espansore del palato per un morso incrociato posteriore bilaterale, dove:
- l'apparecchiatura ortodontica ha portato alla correzione del morso inverso da un lato
- mentre dall'altro non è stato invece possibile ottenere la correzione della malocclusione
- trasformando così una malocclusione simmetrica in una malocclusione asimmetrica
Questo non significa che la malocclusione sia stata corretta al 50%, ma che si è generata una malocclusione peggiore in quanto asimmetrizzante!
Il ripristino funzionale della malocclusione asimmetrizzante deve sempre rappresentare la priorità di ogni trattamento ortognatodontico, in quanto consente la correzione di tutti gli squilibri menzionati che altrimenti resterebbero invariati, portando (nelle fasi di crescita) alla stabilizzazione di queste disarmonie.
Nei bambini, infatti, per la maggior parte delle problematiche di colonna asimmetrizzanti si parla di 'atteggiamenti scoliotici' e non di 'scoliosi': se, però, non si interviene precocemente riequilibrando la crescita del piccolo paziente, tali atteggiamenti si stabilizzeranno in una scoliosi conclamata.
Partendo, da una problematica che nell'immaginario comune si pensa sia solo dentale abbiamo compreso come si tratti di una problematica meramente strutturale, e non solo: una problematica che non si limita ad una disarmonia strutturale delle ossa craniche, ma che crea delle reazioni a catena di compenso che generano a loro volta disarmonie posturali.
Per garantire una corretta e bilanciata espansione del palato, in equilibrio con i restanti sistemi occlusali e posturali, i nostri specialisti (come docenti della Orthodontic School di Rimini) consigliano sempre (se non in eventuali casi gravissimi da valutare con chirurgo maxillo-facciale) una terapia funzionalizzante che:
- non prevede rotture di suture ed eventuali esiti cicatriziali
- sfrutta la forza di sviluppo del paziente in età evolutiva
- accompagnerà il paziente durante tutte le principali fasi di crescita craniale, senza il rischio di recidive, durante il picco di crescita dell'età puberale
- sarà sempre indolore e non fastidiosa
- prevede l'utilizzo di apparecchi rimovibili (maggior comfort psicologico per il paziente)
- è acariogena (non aumenta il rischio di lesioni cariose)
- corregge le asimmetrie di sviluppo delle due ossa mascellari
- corregge le eventuali torsioni delle ossa palatali
- favorisce un corretto sviluppo delle articolazioni temporo-mandibolari
- favorisce il bilanciamento occlusale e del rapporto mandibolo-mascellare
- corregge eventuali cicli masticatori non fisiologici
- porta ad un miglioramento dell'assetto posturale del paziente
- favorisce la correzione di un'eventuale deglutizione atipica
- migliora tonicità dei muscoli masticatori e orbicolari
- eviterà l'insorgenza di sintomatologie gnatologiche da disordini mandibolo-cranio-cervicali
ORTODONZIA FUNZIONALIZZANTE
L'importanza di un trattamento in grado di correggere le asimmetrie strutturali
Nell'immagine sopra di sinistra possiamo vedere come, all'inizio della terapia, il paziente presenti un'importante asimmetria delle ossa mascellari: l'emimascellare sinistro (rosso) risulta iposviluppato rispetto all'emimascellare destro. Paragonando i due emimascellari a dei palloncini, e l'input di crescita all'aria che li gonfia, vediamo come uno sia più sgonfio dell'altro. Se avessimo applicato un espansore del palato avremmo distanziato i due palloncini l'uno dall'altro senza tuttavia ottenere il bilanciamento fra i due emimascellari, e l'asimmetria strutturale si sarebbe dunque mantenuta. Vediamo nel modello del paziente rilevato dopo la terapia funzionalizzante come si sia ottenuto il bilanciamento funzionale: non solo i due emimascellari si sono espansi, ma si sono anche simmetrizzati, e i denti hanno assunto una forma d'arcata ottimale. I due palloncini hanno lo stesso quantitativo d'aria al loro interno: la matrice funzionale di crescita del paziente è stata bilanciata e ora potrà proseguire correttamente fino al picco di crescita dell'età puberale, senza recidive.
È bene specificare che è possibile ottenere questo risultato solamente seguendo una terapia funzionalizzante.