"Come mai bisogna portare i bambini a visite di controllo crescita con uno specialista in Ortognatodonzia a partire dai 3-4 anni di età?"
Perché nei pazienti in età evolutiva risulta fondamentale la diagnosi precoce ed eseguire, ove necessario, un trattamento funzionalizzante volto a:
- un miglioramento dell’occlusione
- una correzione dello sviluppo mandibolo-mascellare
- la correzione di eventuali cicli masticatori asimmetrici
- un miglioramento della deglutizione
- un miglioramento della fonazione
- un miglioramento dell’assetto della colonna vertebrale e degli assetti posturali scorretti
- un miglioramento dell'estetica del viso e del sorriso
garantendo:
- la crescita bilanciata delle strutture scheletriche craniali
- la crescita bilanciata delle articolazioni temporo-mandibolari
- la crescita bilanciata della muscolatura masticatoria e orbicolare
- la creazione di spazio eruttivo per la permuta dentaria
- un bilanciamento occlusale
- lo sviluppo di una corretta postura
- la correzione della deglutizione atipica
- il ripristino di un pattern masticatorio fisiologico
- il ripristino di una respirazione corretta nei respiratori orali
Secondo l’Orthodontic School di Rimini, gli apparecchi funzionalizzanti sfruttano la forza di crescita del bambino: quindi, con una biomeccanica dolce e non invasiva, mai dolorosa, sono in grado non solo di garantire un bel sorriso ma anche di correggere:
- lo sviluppo del palato
- lo sviluppo della mandibola
- lo scorretto sviluppo delle articolazioni temporo-mandibolari
- le asimmetrie del volto
- l’occlusione
- lo sbilanciamento muscolare
- l'ipotono muscolare
- i cicli masticatori inversi
- la deglutizione atipica
- la respirazione orale
- il digrignamento notturno
- eventuali poblematiche posturali, quali atteggiamenti scoliotici, ipercifosi e iperlodosi, varismo e valgismo
eliminando anche problematiche di mal di testa e cefalee.
Gli apparecchi funzionalizzanti, sempre secondo l’Orthodontic School di Rimini, sono mobili (ossia si mettono e tolgono), non si agganciano e, per questo, non trattengono placca batterica: sono pertanto acariogeni, ovvero non aumentano la probabilità di insorgenza di lesioni cariose. Possono inoltre essere facilmente portati e gestiti (ove necessario) anche dai bambini più piccoli di 3-4 anni di età.
A casa, il genitore non dovrà fare altro che controllare che il bambino porti l'apparecchio: cosa che risulterà semplice e naturale per il piccolo paziente in quanto questi apparecchi:
- sono comodi
- non provocano dolore
- fanno stare bene il piccolo paziente e lo fanno dormire meglio
In decenni di esperienza abbiamo trattato milioni di pazienti con apparecchi funzionalizzanti e possiamo serenamente affermare che non sono mai dolorosi né impediscono alcun tipo di attività. I bambini infatti potranno:
- mangiare e bere
- dormire
- parlare
- correre
- giocare
- praticare sport
L'apparecchio funzionalizzante non dovrà essere utilizzato per mangiare e potrà essere tolto ogniqualvolta il bambino lo desideri: in tal modo, il bambino non si sentirà qualcosa di "ancorato" in bocca e maturerà un'accettazione serena della terapia.
La terapia con apparecchi funzionalizzanti si divide in due fasi:
- terapia attiva: in cui si porta l’apparecchio di notte sempre e di giorno il più possibile (a seconda della logistica del paziente), togliendolo ai pasti
- terapia di contenzione crescita: in cui il paziente, una volta raggiunta la correzione della malocclusione, continua a portare lo stesso tipo di apparecchio solo di notte, riducendo anche la frequenza dei controlli periodici (fino ad arrivare ad effettuare controlli semestrali)
La terapia di contenzione crescita deve accompagnare il paziente fino al superamento del picco di crescita dell’età evolutiva: solo successivamente è possibile rivalutare il caso (facendo un punto della situazione) al fine di considerare:
- se terminare l’accompagnamento del residuo di crescita portando l’apparecchio funzionalizzante di notte
- se procedere (ove necessario) con una fase di terapia ortodontica fissa della durata di circa un anno, al fine di correggere rotazioni e inclinazioni degli elementi dentali
Numerosi, quindi, sono i vantaggi delle apparecchiature funzionalizzanti.
In questo caso, possiamo affermare che non sempre la soluzione migliore è quella più difficile!
Le apparecchiature funzionalizzanti sono quindi:
- comode
- indolori
- facilmente gestibili
- mai lesive
- economicamente convenienti rispetto ad altre terapie ortodontiche
Le apparecchiature funzionalizzanti potranno accompagnare la crescita del piccolo paziente verso un bilanciamento strutturale completo. Tali terapie risultano quindi non impegnative per i bambini, i quali troveranno nello specialista di riferimento un amico con cui giocare e divertirsi in studio.
Addirittura, i piccoli pazienti potranno personalizzare i loro apparecchi ortodontici con i loro colori preferiti, aggiungendo simpatici disegni o glitter: queste piccole accortezze nei riguardi dei bambini, associate ad una terapia che risulterà per loro comoda e assolutamente indolore, garantiscono l'accettazione dell'apparecchio ortodontico da parte del piccolo paziente in tutta serenità e, anzi... addirittura con entusiasmo!
Oggi si sente spesso parlare di ortodonzia intercettiva o funzionale, ma le terapie non sono tutte uguali!
Secondo Orthodontic School di Rimini e Scuola di Torino (Prof. Pietro Bracco), se si ricerca:
- la completezza delle azioni terapeutiche di cui abbiamo parlato
- la comodità per il paziente
si deve parlare solo di apparecchi ortodontici funzionalizzanti.
Gli apparecchi funzionalizzanti rappresentano infatti l'evoluzione (per comodità ed effetti logopedici) degli apparecchi funzionalizzanti ideati dal Professor Pietro Bracco, uno dei più grandi maestri dell'Ortodonzia italiana.